giovedì 31 marzo 2016

Storie di geni e di fate, di Charlotte Brontë


Ciao a tutti! ^^

Oggi vi presento un nuovissimo libro della mia amata Charlotte! Si tratta di "Storie di geni e di fate", ed è stato pubblicato da "L'ArgoLibro" editore, con traduzione e cura di una nota studiosa brontiana, Maddalena De Leo.






La foto non rende bene l'idea: questo libro è davvero una gioia per gli occhi *_* Copertina stupenda, carta di ottima qualità, testo curato nei minimi dettagli con originale a fronte (cosa che ho apprezzato molto!) e ricco apparato biografico.
La traduzione italiana è molto scorrevole e impeccabile, anche se dichiaratamente semplificata (soprattutto nel caso del primo racconto) rispetto al testo originale: sono stati infatti omessi alcuni elenchi di nomi e particolari che appesantiscono un po' la narrazione senza essere di alcuna utilità alla storia, ma il testo integrale è comunque disponibile in originale a fronte ^^

Contiene tre racconti:

Un'avventura
La ricerca della felicità
Le avventure di Ernest Alembert

Scritti tra il 1829 e il 1830 da una Charlotte Brontë appena tredicenne, possono esser considerati i suoi primissimi scritti, quelli elaborati a partire dai "giochi segreti" organizzati con il fratello e le sorelle. Spunto originario di questi giochi furono i cosiddetti "Young men", alcuni soldatini ricevuti in dono dal padre, per i quali i ragazzi Brontë inventarono ogni sorta di avventure e peripezie, inclusi incontri con esseri immaginari quali appunto fate e geni (questi ultimi avevano nomi simili a quelli dei quattro ragazzi, e reggevano spesso nelle loro mani le sorti dei personaggi ^^).
Ai personaggi immaginari si mescolavano poi spesso quelli realmente esistiti (in particolare il Duca di Wellington, eroe indiscusso della Charlotte adolescente): i Brontë infatti nonostante il loro isolamento e il frequente rifugiarsi in un mondo fantastico, erano in realtà molto attenti alla politica e a ciò che accadeva nel mondo, grazie ai giornali che il Reverendo Brontë metteva a loro disposizione.

Bellissimo disegno che impreziosisce il libro


Non è la prima volta che mi avvicino ai racconti giovanili di Charlotte: ho già letto "All'Hotel Stancliffe e altri racconti giovanili" che contiene alcuni racconti appartenenti al Ciclo di Angria, sempre a cura di Maddalena De Leo e purtroppo scarsamente reperibile (mercatini santi subito! xD) più altri racconti appartenenti allo stesso ciclo ma pubblicati in edizioni diverse (Lily Hart, Il segreto, Henry Hastings). Ne parlo in modo più approfondito nel post dedicato alle Sorelle ^^
I racconti giovanili di un autore sono, per definizione, sempre piuttosto acerbi e dunque interessanti prevalentemente da un punto di vista storico-affettivo. I tre contenuti in questa piccola raccolta non fanno eccezione: si tratta di storie semplici, avventurose quanto possono esserlo i racconti di un'adolescente dalla fantasia che viaggia a vele spiegate, ma molto più "indipendenti" e godibili di quelle del Ciclo di Angria vero e proprio, e dunque apprezzabili anche da chi (come me) fa un po' fatica a entrare nell'universo giovanile di Charlotte, che credo nasconda molto più di quanto riveli.
Insomma, non aspettatevi chissà che rivelazione (d'altronde sfido chiunque a scrivere capolavori immortali a 13 anni xD) ma per me non può mancare nella biblioteca di un brontiano che si rispetti! *_*

Voto: 7/10
Consigliato a: Chi delle sorelle Brontë vuole tutto, ma proprio tutto! xD
Sconsigliato a: Chi non ama i racconti, chi cerca la stessa atmosfera dei capolavori della maturità di Charlotte.

Qui trovate altre info e le istruzioni per acquistarlo! :)



Autrice: Charlotte Brontë - Testo inglese a fronte
Cura e traduzione di Maddalena De Leo
Titolo: Storie di Geni e di Fate
Editore: L’ArgoLibro
Collana: La Penna dello Scrittore
Codice ISBN: 978-88-98558-68-1
Anno di pubblicazione: 2016 
Numero pagine: 138
Copertina: cartoncino brossurato, sovraccoperta a colori
Formato: 16x24
Prezzo di copertina euro 14,00 – Incluse spese di spedizione (Piego libri non tracciato) in Italia

martedì 29 marzo 2016

SOS Librereccio #4 Manuali e romanzi sulla scrittura

Ciao a tutti! ^^

In questi giorni alcuni scrittori mi hanno contattata per segnalarmi le loro opere, e ne sono stata davvero felice! *_* Siccome il tempo è tiranno e non voglio promettere di leggerle senza poi riuscire a farlo, ho pensato comunque di dedicare uno spazio sulla mia pagina facebook a tutte le opere che mi verranno segnalate dai loro autori :) Le troverete nella sezione FOTO-ALBUM-L'ANGOLO DI CURRER, ELLIS E ACTON (ESORDIENTI IN BRUGHIERA).
Il mio blog non è conosciutissimo ma per un autore, soprattutto se esordiente, può essere comunque ottimo avere quanti più contatti è possibile con il pubblico...e anche tra i lettori di un piccolo blog si può trovare qualcuno incuriosito da una certa opera *_* Sarei davvero felice di rendermi utile in questo senso, quindi se qualcuno di voi ha pubblicato un romanzo e vuole segnalarlo sulla mia pagina non esiti a contattarmi ^^

La creazione di quest'album mi ha poi spinta a pubblicare un nuovo post della rubrica SOS librereccio (era parecchio che non ne scrivevo uno xD) dedicato a tutti coloro che scrivono/vorrebbero scrivere/hanno un amico scrittore: ovvero un post sui manuali di scrittura e i romanzi che parlano di libri e scrittura! ^^
Infatti, anche se non sono una scrittrice (scrivere mi piace, ma non so se sarò mai abbastanza soddisfatta da far leggere qualcosa a qualcuno xD) mi piace leggere manuali di scrittura visto che, soprattutto se scritti da scrittori famosi, sono essi stessi dei piccoli capolavori! :)
Ne ho letti pochissimi rispetto alla sterminata mole che si trova in giro, ma spero li consideriate utili e piacevoli quanto lo sono stati per me ^^
Li cito in ordine sparso, così come mi vengono in mente:

Manuali



1) "Scrivere narrativa" di Edith Wharton




Edith Wharton è senza ombra di dubbio una delle mie scrittrici preferite (a proposito, devo ancora dedicarle un bel post di Scrittrici della brughiera! xD) quindi ho trovato doppiamente interessante questo suo piccolo saggio! *_*  Basta leggere un suo romanzo a caso (sono tutti ironici, brillanti e ben costruiti, almeno quelli che ho letto finora!) per capire che i suoi consigli in merito sono preziosissimi. Ho modificato radicalmente il mio modo di giudicare certi romanzi, dopo averli analizzati attraverso la lente che mi ha fornito lei.
La seconda parte del saggio è dedicata a Proust, e fa venire voglia di mollare qualsiasi cosa si stia facendo per correre a leggere la Recherche! xD Non l'ho ancora fatto, ma almeno ho formulato il proposito di farlo entro l'anno ^^
Pubblicato da Pratiche, costa 9,30 euro.


2) "Consigli a un aspirante scrittore", di Virginia Woolf


"Cedi le redini a ogni impulso, fai tutti gli errori di stile, grammatica, gusto, sintassi. Riversa in massa. Rovesciati. Lascia andare la rabbia, l’amore, la satira con tutte le parole che riesci a cogliere, costringere o creare, con qualsiasi metrica, prosa, poesia o borbottio che ti viene. Così imparerai a scrivere".

Virginia Woolf è inspiegabilmente una delle poche scrittrici che preferisco più come saggista che come romanziera! Dico inspiegabilmente perché non sono una gran fruitrice di saggi, mentre i suoi li divoro *_* Invece purtroppo non sono ancora riuscita ad apprezzare nessuno dei suoi romanzi più celebri (mentre mi ha incantata il delizioso "Flush"...non perdetevelo! *_*)
Venendo a questo piccolo saggio pubblicato da Bur premetto che non sarà nulla di nuovo per chi ha già letto "Una stanza tutta per sé" (avvertenza: se qualcuno di voi non ha ancora letto questo libro deve veramente mollare qualsiasi cosa stia facendo e correre a procurarselo! xD), Diario di una scrittrice (superbo, oggi esiste anche la versione priva delle censure apportate dal marito Leonard alla prima edizione) e i saggi letterari contenuti in alcune raccolte (tra cui Il lettore comune, voll. 1-2).
Se invece non vi va di reperire/leggere per intero le succitate opere, questo libricino sarà per voi un validissimo sunto delle idee fondamentali di Virginia intorno alla scrittura e all'essere scrittore, corredate di consigli preziosi.
Lo trovate sia in cartaceo che in ebook da BUR (quest'ultimo a solo 1,49 euro!)



3) "Lettere a un aspirante romanziere" di Mario Vargas Llosa



Mario Vargas Llosa non è uno scrittore che conosco a fondo: finora ho letto solo un suo romanzo "Memorie di una ragazza cattiva" che mi è piaciuto ma senza entursiasmarmi.
Tuttavia questo suo saggio sulla scrittura mi ha decisamente conquistata *_* Fingendo di rispondere alle lettere di un aspirante romanziere (in realtà del tutto immaginario), Vargas Llosa parla della scrittura a 360°: perché scrivere? Si tratta di vocazione innata o è frutto di impegno e costanza? Come costruire al meglio un romanzo? Anche questo come i primi due più che tecnica contiene molto "sentimento", ovvero le personali e appassionate opinioni dell'autore in materia, e dunque fa appassionare quanto un romanzo.
Pubblicato da Einaudi (collana Stile Libero), costa 7,23 euro.


4) "Scrivere un romanzo" di Donna Levin



Questo è il più tecnico tra i libri che ho letto finora, un vero e proprio manuale, che tra l'altro fa parte di una nutrita serie di libri, "Manuali di script", che offrono un supporto completo e dettagliato a chiunque voglia cimentarsi nell'ardua impresa della scrittura, a qualunque livello (ci sono quelli per sceneggiatori, quelli incentrati sulla costruzione dell'eroe, quelli che mostrano lo stile di alcuni grandi scrittori ecc..)
Non ho ancora finito di leggerlo (mentre divoro i romanzi, sono una lumaca con saggi e manuali xD) ma devo dire che è davvero ben fatto, e accompagna passo passo lo scrittore nella stesura della sua opera, con consigli utilissimi.
Pubblicato da Dino Audino Editore, costa 19 euro.


Romanzi sulla scrittura


Veniamo ora invece ai romanzi che, con un delizioso gioco "metaletterario", hanno per protagonisti altri romanzi! ^^

1) "Il libro di Miss Buncle", di Stevenson Dorothy E.





Pubblicato da Astoria e ambientato negl' anni '30, ha per protagonista la giovane (anche se non più tanto, per i canoni dell'epoca xD) Miss Buncle che, trovatasi in ristrettezze economiche, decide di farvi fronte scrivendo un libro. Dotata di scarsa immaginazione, non può che attingere alla vita reale, in particolare a quella che si svolge nel piccolo paese in cui abita...prevedibili le disastrose conseguenze xD
Un romanzo frizzante, in cui realtà e immaginazione si mescolano nel libro scritto dalla protagonista, tra un pettegolezzo e una tazza di tè :D
Voto: 7/10


2) "La scrittrice criminale", di Marina Morpurgo


Un'altra perla pubblicata da Astoria, stavolta tutta italiana! ^^
La Scrittrice Potenziale è in crisi d'ispirazione: come scrivere un capolavoro immortale? La risposta si trova tra gli scaffali della libreria di casa sua, precisamente nel celebre romanzo di Alessandro Manzoni...infatti se un capolavoro immortale esiste già, perché stancarsi a crearne uno nuovo? Cambiando un nome qui e una vicenda là...
Romanzo divertente, incentrato sul plagio letterario, ma che fa riflettere su quanto in fondo i plot si somiglino tra loro, e su come un certo tipo di libro faccia facilmente presa sul pubblico! Gioiellino.
Voto: 6/10


3) "Il venditore di storie", di Jostein Gaarder




Questo romanzo mi ha letteralmente rapita, ho provato a leggerne anche altri di Gaarder ma nessuno è più riuscito a catturarmi così *_* E dire che è uno dei meno conosciuti!
Un uomo nato con l'incredibile e raro talento di inventare storie ma privo della capacità di svilupparle in romanzi, inizia a vendere le proprie idee a celebri scrittori in crisi d'ispirazione. Ma si tratta di un business alquanto pericoloso...che accadrebbe infatti se si sapesse che tutti i più celebri romanzi al mondo sono in realtà scaturiti da un'unica mente?
Voto: 8/10


4) "Romanzo rosa", di Stefania Bertola


L'unico romanzo che ho letto finora di questa autrice, ma mi sono ripromessa di leggerne assolutamente anche altri perché mi ha divertita tantissimo! ^^
Una celebre scrittrice di romanzi rosa tiene una serie di conferenze su come scrivere un "melody" (in pratica qui l'equivalente degli harmony xD) di successo. Ai divertentissimi brani di romanzi inventati (che tuttavia non fatico a credere corrispondano perfettamente agli harmony in commercio xD) si alternano le vicende dei partecipanti al corso di scrittura creativa.
Pubblicato da Einaudi e molto divertente anche questo, lo consiglio soprattutto a chi cerca un romanzo che faccia svagare con intelligenza! ^^
Voto: 7/10


Spero che il post vi sia stato utile! ^^ A presto :*

martedì 22 marzo 2016

Biografie nella brughiera #1 - La vita di Charlotte Brontë, di Elizabeth Gaskell


Ciao a tutti! ^^

Siccome in questo periodo mi è venuta una voglia matta di leggere biografie, credo proprio che inaugurerò una nuova sezione del blog appositamente per loro! :D
E ovviamente non c'è biografia migliore da cui iniziare di quella della mia amata Charlotte Brontë, scritta da Elizabeth Gaskell *_*




Come potete vedere è stata pubblicata in due edizioni: quella di La Tartaruga (copertina arancione) abbastanza introvabile perché non più ristampata, e quella di Castelvecchi (copertina rossa), pubblicata appena qualche mese fa dopo una lunga attesa di quasi due anni xD Che riusciate a reperire la prima o optiate per la seconda non cambia nulla, poiché entrambe hanno la stessa traduzione e le stesse note.
Se volete approfondire la vostra conoscenza della bibliografia di questa bravissima scrittrice potete dare un'occhiata al post che le ho dedicato tempo fa ^^

Questa biografia è doppiamente imperdibile perché ha il raro dono di riunire in sé ben due eccellenti scrittrici: Charlotte Brontë, la cui vita risulta interessante e intensa anche se fu molto più solitaria e povera di avvenimenti di qualsiasi vita media, e Elizabeth Gaskell, altra grande scrittrice vittoriana finalmente riscoperta anche in Italia negli ultimi anni, che conobbe Charlotte nei suoi ultimi anni di vita, fu sua amica e la ricevette spesso anche in visita nella sua casa di Manchester.
C'è pane per i denti di chi, come me, ama le mitiche Sorelle scrittrici perché la loro vita è narrata con grande passione e attenzione ai particolari: la Gaskell ci conduce per mano nel piccolo villaggio di Haworth, dove "l'orizzonte è segnato da una linea continua di alte colline simili a gigantesche onde pietrificate i cui avvallamenti rivelano altre alture di uguale forma e colore coperte da lande squallide e selvatiche", e dove gli abitanti "hanno il massimo rispetto per qualità pratiche, ma diffidano di qualsiasi comportamento che sia nuovo per loro ed estendono la prudenza perfino alla valutazione delle virtù".
Ci parla poi del Reverendo Patrick Bronte, rigido ma sempre orgoglioso dei suoi figli, e della sua dolce e purtroppo prematuramente scomparsa moglie; delle primogenite Maria ed Elizabeth, che morirono di tisi in ancor tenera età a seguito della permanenza in una scuola insalubre (episodio vividamente rievocato da Charlotte nel suo Jane Eyre) per poi soffermarsi infine sui veri protagonisti della biografia: Charlotte, Branwell, Emily e Anne.
Con il passare degli anni la narrazione tende ovviamente a concentrarsi sempre più su Charlotte, e anche la narratrice quasi si eclissa, scegliendo di far parlare solo l'amica scomparsa attraverso le splendide lettere che indirizzava non solo alla stessa Gaskell ma anche ad altre amiche (soprattutto la storica amica Ellen Nussey) e agli editori.
Dalla narrazione semplice e appassionata emerge una figura forte, indipendente, sempre premurosa nei confronti del padre e dei fratelli, indomabile e dallo spirito fermo, ardente anche nelle numerose avversità che la colpirono e dalle quali spesso la trasse in salvo la sua vivida fantasia.

Un documento storico notevole da leggere assolutamente, ma tenendo presente che fu scritto quando Charlotte era morta da pochi anni e molti di coloro che l'avevano conosciuta (tra cui anche padre e marito) erano ancora in vita...inevitabile quindi che, rispetto alle biografie di epoca successiva, manchi di molti particolari importanti che per delicatezza verso i suoi parenti e amici si vollero allora occultare: primo tra tutti l'amore profondo e inevitabilmente infelice di Charlotte per il purtroppo già sposato professore belga Constantine Héger. Alcune struggenti lettere che gli scrisse non sono pertanto presenti in questa per il resto ben nutrita raccolta.
Anche l'ultimo anno di vita di Charlotte, quello in cui si sposò e visse la sua breve vita matrimoniale, è narrato in sole poche pagine: probabilmente la Gaskell non voleva intromettersi troppo nella vita privata dell'ancora vivo marito di Charlotte, il recerendo Nicholls.

Piccola curiosità: nella biografia la Gaskell lanciò una vera e propria invettiva contro la donna che aveva "sedotto e abbandonato" il fratello di Charlotte, Branwell, portandolo indirettamente alla morte. Ebbene, pare che la donna (molto nota nelle cerchie che "contavano") si fosse così offesa da intentare una sorta di causa contro la scrittrice, che fu perciò costretta a modificare alcune parti dell'opera nelle edizioni successive xD

Spero davvero che vi concederete il piacere di conoscere meglio (oppure approfondire ulteriormente la conoscenza) di questa grande ma profondamente umile scrittrice, che disse di sé all'amica Ellen: "è inutile dire che cosa io sia. Quelli che si interessano a me lo sentono e lo scoprono. Per gli altri desidero essere un personaggio oscuro, privato, un semplice lavoratore".


Voto: 9/10

A prestissimo con una nuova biografia nella brughiera...che, già vi anticipo, non ci porterà lontano dalle distese di erica che tanto amo ^^

lunedì 14 marzo 2016

67 Clarges Street, Mayfair, Londra


Ciao a tutti! ^^

Un po' di tempo fa, galvanizzata dalla serie tv Downton Abbey (per inciso, sono ancora ferma alla quarta stagione ma prima o poi la riprendo xD) avevo dedicato un post ad alcune opere scritte da esponenti di quella classe sociale tutta particolare che era la servitù delle dimore nobili o comunque mediamente agiate, completamente scomparsa con il secondo dopoguerra.

Ebbene, chi si è appassionato all'argomento sarà lieto di sapere che esiste  anche un'intera serie di spassosissimi romanzi che ha per protagonisti i membri della servitù di una dimora inglese di Mayfair, nella Londra di Epoca Regency! ^^

Si tratta di "67 Clarges Street", di M.C. Beaton.








La serie è composta da sei volumi, tutti già disponibili in italiano, pubblicati dalla casa editrice Astoria (di cui amo alla follia copertine e intero catalogo *_*)
Eccoli in ordine di lettura:

1) L'avaro di Mayfair
2) Jane la bruttina
3) La perfida madrina
4) La carriera di un libertino
5) L'avventuriera
6) La vendetta di Rainbird


Trama:

La bella dimora al numero 67 di Clarges Street a Mayfair, uno dei quartieri più eleganti di Londra, è sempre insolitamente sfitta nonostante il prezzo irrisorio. Perché? Semplice: porta sfortuna! xD
L'ultimo proprietario ad avervi vissuto si è suicidato, e gli ultimi due affittuari si erano ritrovati l'uno sul lastrico, l'altra priva di vita in Green Park senza apparenti ragioni.
La povera servitù, impossibilitata ad andarsene perché priva di referenze e costantemente ricattata dal responsabile dell'abitazione, prega dunque assiduamente di veder giungere un affittuario che aumenti le magre entrate...

Cosa ne penso:

Ho letto ormai tutti e sei i romanzi, e ne sono entusiasta! *_* Brevi, ironici e brillanti, sono un vero toccasana per l'umore!
Ogni libro vede alternarsi le vicende dei simpaticissimi (e piuttosto demoralizzati, ma sempre in gamba xD) membri della servitù a quelle di un diverso affittuario, con tutte le avventure che ne conseguono e che solo una Season londinese di epoca Regency poteva garantire: donzelle insidiate da libertini indefessi, dame gelose e pronte a tutto per conquistare l'uomo che amano, pettegolezzi, inviti, balli e tazze di tè! ^^
Finora direi che il più ironico e divertente è stato Jane la bruttina, quello con i protagonisti più interessanti La perfida madrina, ma anche la brillante Fiona Sinclair protagonista di L'avaro di Mayfair non scherza...è poi impossibile non affezionarsi al leale maggiordomo Rainbird, che tiene unita la numerosa famiglia di domestici, alla governante Mrs Middleton, al cuoco scozzese dal temperamento focoso Angus MacGregor, al fatuo valletto Joseph e soprattutto alla devota e trascurata sguattera Lizzie, che credo riserverà molte sorprese!
L'unico volume che mi ha entusiasmata meno finora è stato il quarto, "La carriera di un libertino", che trovo abbia protagonisti meno convincenti.
Insomma, anche se spesso in ognuno dei volumi si ripete lo schema "bella fanciulla apparentemente bisognosa ma in realtà sicura del fatto suo si innamora di bel nobiluomo apparentemente scapestrato ma dal cuore d'oro", non ci si annoia mai né si ha l'impressione di "già visto", grazie alla bella caratterizzazione dei personaggi e dell'epoca.

Il sesto volume conclude in modo del tutto soddisfacente le avventure dei simpatici domestici (anche se una certa svolta romantica che mi aspettavo per un personaggio non c'è stata, pazienza xD) e l'ultima pagina, che vede chiudersi definitivamente le porte della dimora "iellata" (che invece tanta fortuna ha portato ai suoi abitanti), lascia addosso un velo di malinconia.
Un gioiello di serie, che porterò a lungo nel cuore.
Anche se ogni libro ha una mini-trama sé stante consiglio di leggerli in ordine, per non perdersi la macro-storia che sviluppano.

M.C. Beaton, pseudonimo della scrittrice inglese Marion Chesney, è celebre anche per la serie di romanzi dedicata all'investigatrice Agatha Raisin, che non ho ancora letto (ma lo farò di sicuro, mi piace troppo il suo stile xD).

Trovate tutte le info su questa bella serie sul sito di Astoria edizioni!

Voto: 8/10 (media tra tutti i romanzi!)
Consigliata a:  English novel's addicted, chi ama i romanzi ironici e leggeri ma non banali.

Voi avete letto qualcuno di questi bei romanzi? ^^ Che ne pensate?

"L'anima. Memorie di Alberto Sarcori", di Enrico Annibale Butti

Ciao a tutti! ^^

In questo periodo mi sto ingolfando di mattonazzi (la caccia alla balena Moby Dick per esempio non vuol saperne di finire... xD) di conseguenza sto leggendo tutto mooolto più lentamente!
Ma complice una febbre provvidenziale posso finalmente scrivere una recensione di questa bella storia di fantasmi tutta italiana risalente al 1893..."L'anima. Memorie di Alberto Sarcori", di Enrico Annibale Butti, edito da Flower-ed.




Trama
Alberto Sarcori, giovane ateo con il culto della supremazia della materia e della ragione, decide di corteggiare per divertimento la bella e riservata Giovanna: finge di essere intenzionato a sposarla, ma in realtà vuol solo vedere se anche lei, come altre, gli si concederà prima del matrimonio. Ma non ha fatto i conti con l'amore inaspettato e l'esistenza di una vita oltre la morte, che ancora vanta qualche diritto sulla nostra vita materiale...

Cosa ne penso
Credo che lo sconosciuto (almeno io non l'avevo mai sentito nominare prima xD) autore  sia stato dimenticato ingiustamente , visto che a inizio '900 fu addirittura definito l'"Ibsen italiano" per la sua prolifica e interessante produzione teatrale.
Questo suo breve romanzo non è solo un'inquietante storia di fantasmi ottocentesca sullo stile di quelle di Edith Wharton e Henry James, ma anche e soprattutto una minuziosa indagine psicologica sulle ossessioni e il confine sottile tra salute mentale e pazzia, nonché una forte presa di posizione nel dualismo materialismo/spiritualismo, con smaccata vittoria di quest'ultimo.
Il materialismo di Alberto, che aveva come unica dea la ragione, è costretto a capitolare di fronte all'irrompere del mistero, dell'inaspettato, dell'assurdo che fa intravedere la concreta esistenza di una realtà al di fuori del nostri cinque sensi.
Da tempo non leggevo un romanzo italiano di quel periodo, e ne ho adorato lo stile così diverso da quello odierno eppure incredibilmente scorrevole *_*
Lento ma mai noioso, dall'atmosfera cupa e sottilmente febbrile, e decisamente un piccolo gioiello del fantastico nostrano.

Voto: 7/10

Consigliato a: chi ama i romanzi un po' lenti ma d'atmosfera e lavorio psicologico!
Sconsigliato a: chi si aspetta una storia di fantasmi "moderna"...quelle ottocentesche erano diverse! ^^

Titolo: "L'anima. Memorie di Alberto Sarcori"
Autore: Enrico Annibale Butti
Editore: Flower-ed
N.Pagine: 198
Prezzo cartaceo: 15 Euro
Prezzo ebook (MOBI+EPUB): 4,99 Euro

martedì 1 marzo 2016

"La fata risplendente", di Cesare Causa


Ciao a tutti!

Che io adori le fiabe è cosa nota (nel caso ve lo foste perso, ecco qui il post che ho dedicato loro! ^^) e che credo di avere in comune con molti di voi: questi racconti fantastici infarciti di principi, principesse, streghe, maghi e folletti sono infatti di solito le prime letture di ogni bambino, quelle che non appena si impara a leggere (o anche prima, attraverso le amorevoli letture serali dei genitori, per i più fortunati) spalancano le porte verso il magico mondo della lettura.

Come potevo dunque lasciarmi sfuggire una fiaba italiana che non conoscevo?? 



"La fata risplendente", di Cesare Causa, risale al 1905 e credo abbia fatto in passato parte di qualche raccolta di fiabe, perché scavando su internet alla ricerca di informazioni sull'autore (non ne ho trovate...chi sarà mai codesto misterioso letterato italico?? xD) mi sono imbattuta in qualche vecchio libro rilegato intitolato "I racconti delle fate" di cui è stato autore. 
La casa editrice Flower-ed, che con mia somma gioia sta riesumando molti gioielli dimenticati della nostra letteratura, l'ha pubblicata invece singolarmente ed è stata un'ottima scelta, in quanto già da sola ha la lunghezza di un piccolo romanzo.
Nonostante il titolo faccia riferimento a una fata, quest'ultima ha solo un ruolo secondario nella narrazione, poiché tutte le vicende ruotano intorno ad Anodina, una principessa né bella né brutta, né stupida né intelligente...e così via, a cui capita un'avventura dopo l'altra, con un ritmo narrativo incredibilmente vivace e piacevole *_* Inutile raccontarvi la trama in modo più dettagliato...come per tutte le fiabe va scoperta gradualmente, divorando una pagina dopo l'altra ^^

Si tratta di una fiaba diversa da tutte le altre che mi sia mai capitato di leggere. Innanzitutto, appunto, per la lunghezza: 134 pagine nel formato cartaceo, mentre di solito una fiaba media conta dalle 5 alle 30 pagine al massimo (per le più lunghe che mi sia capitato di leggere, cioè alcune di Andersen e Madame d'Alnoy).
Poi per l'ironia! *_* Io adoro i testi ironici, alcuni dei miei autori preferiti (come Jane Austen e Giovanni Guareschi) sono entrati nelle mie grazie proprio per questa loro spiccata qualità... ma è davvero molto raro trovarla nelle fiabe, che di solito virano dal dalla dolcezza malinconica (Andersen e Wilde) alla crudeltà asciutta e quasi indifferente (Grimm), passando per la saggezza popolare e lo splendore del meraviglioso (fiabe italiane e francesi), ma senza quasi mai avere la pretesa di divertire il lettore.
E questo è comprensibile: la fiaba nasce prima come leggenda popolare da narrare nelle lunghe notti d'inverno intorno al fuoco (quanto ci sia di matrice psicologica in questi antichi racconti lo lascio agli psicologi esperti nel campo xD), poi si ammanta di intenti educativi (che raramente erano divertenti, in passato xD), ma di solito le sue pretese terminano qui e lasciano il resto ad altre forme narrative, come il racconto e il romanzo.
Invece il testo di Cesare Causa è ironico e ricco di spunti come un romanzo, e per questo è godibilissimo anche dagli adulti, ma resta al contempo una vera e propria fiaba, perché di questo genere narrativo ha tutti gli elementi: il "c'era una volta" dell'inizio, perso nella tipica vaghezza di tempo e luogo; i protagonisti (il re, la reginotta, la principessa), e gli eventi fantastici e inspiegabili inseriti con naturalezza nella vita quotidiana (formule magiche, animali che diventano persone e viceversa).
Il pubblico che Cesare Causa aveva in mente erano comunque i bambini, a cui spesso nel corso della narrazione si rivolge anche direttamente, con un delicato e profondo intento pedagogico che non può non colpire anche gli adulti:

"E ora, fanciulli miei, ecco ciò che ho voluto mostrarvi in questo capitolo. 
Non v'ha essere, per quanto piccolo, che non sia scorto dall'occhio di Dio; non v'ha dolore, per quanto minimo, che non sia confortato dal cuore di Dio. Ogni dolore ha diritto ad un conforto; e io sono convinto che il Signore, il quale legge tutti i cuori, vede anche i dolori cui vanno soggetti certi moscerini, e reca loro il dovuto sollievo.
Credetemi, o fanciulli, non sprezzate nessuna disgrazia; fate il maggior bene che potete; se anco non aveste salvato che un insetto, non avrete perduto la vostra giornata".

Insomma, tutto questo sproloquio sulle fiabe per dirvi che questa mi è piaciuta proprio tanto e spero in futuro di leggerne altre dello stesso autore! *_*

Voto: 9/10
Consigliato a: Tutti
Sconsigliato a: Nessuno

Titolo: La fata risplendente
Autore: Cesare Causa, detto "Il misterioso"...(quest'ultima parte l'ho aggiunta io eh xD)
Editore: Flower-ed
N. Pagine (cartaceo): 134
Ebook: EPUB+MOBI