sabato 28 gennaio 2017

Tesori (dis)sepolti #4 "Memorie del cavalier pulzella", di Nadezda Durova


Ciao a tutti! ^^

Udite, udite: Lady Oscar è esistita davvero! Ma non era francese, anzi i francesi di Napoleone Bonaparte li passava volentieri a fil di spada! xD
Il suo nome era Nadezda Durova (si pronuncia "Nadieda", ed è il nome che ha per diminutivo il celebre "Nadia"^^) e la piccola perla che ho estratto stavolta dal baule dei tesori dimenticati (spero solo per poco) è la sua autobiografia, dal titolo "Memorie del cavalier pulzella"! :D




Pubblicato da Sellerio nel 1988, il testo è per fortuna ancora reperibile: io l'ho trovato perfino usato pagandolo un'inezia rispetto a quello che, almeno per me, è il suo immenso valore *_*
Siamo infatti davanti a una storia davvero singolare, che sembra uscita dalla penna di un bravo romanziere e invece è verissima, e vanta pochi esemplari simili (come Giovanna D'Arco e Mulan, quest'ultima forse più una leggenda): la storia di una fanciulla di inizio '800 che odiava le occupazioni femminili, nelle cui vene scorreva sangue guerriero fin dalla nascita e che riuscì, con coraggio, determinazione e un pizzico di follia a diventare addirittura un ufficiale dell'esercito russo e combattere contro Napoleone! *_*
Lo zar fu talmente fiero del suo operato da consentirle di servirsi del proprio nome (Alexander) come nome maschile, e per questo era anche conosciuta come Alexander Durov.
Scrisse le sue memorie su consiglio del celebre autore russo Puskin, che la conobbe, e dato il carattere incredibile delle vicende narrate fu a lungo creduto che si trattasse di un romanzo dello stesso Puskin xD Sembrerà una frase fatta, ma a volte davvero la realtà supera l'immaginazione!


Ritratto di Nadezda Durova (Alexander Durov) ^^

Non voglio rovinarvi il gusto di scoprire come Nadezda sia giunta a divenire quello che è stata, quindi non dirò altro della trama. Forse però più che di autobiografia sarebbe corretto parlare di "memorie", in quanto Nadezda ci parla in modo lirico e appassionato dei fatti della sua vita che ritiene salienti nella formazione della sua personalità guerriera, tralasciandone totalmente altri. In particolare omette qualcosa che evidentemente trovava scomodo e preferiva dimenticare: cioè il fatto che a 18 anni fu costretta a sposarsi e a mettere al mondo un figlio.
Il suo quindi non fu, come raccontato nel libro, un abbandono della casa paterna ma addirittura del tetto coniugale, cosa ancora più sconvolgente se si pensa che era una donna nata in Russia (una terra ancora oggi tristemente misogina, come testimoniano anche fatti molto recenti) nel 1800, in un ambiente in cui la donna era meno di zero.
Ma le difficoltà non scoraggiarono questa ragazza fuori dal comune, anzi, fu proprio la pessima condizione delle donne del suo tempo a spingerla a seguire fino in fondo il proprio istinto:

"Può darsi che avrei finito col dimenticare tutte le mie maniere da ussaro e sarei diventata una ragazza comune, come tutte le altre, se mia madre non mi avesse dipinta nei colori più cupi la sorte della donna [...] A me questi discorsi facevano girare la testa; decisi, anche a costo della morte, di rompere con un sesso che, come ero convinta, era stato maledetto da Dio".


Per cui animo, fanciulle! (ma anche fanciulli, eh xD):  storie come questa ci insegnano che nulla (né la riprovazione sociale, né le condizioni economiche, né il paese in cui nasciamo) possono ostacolarci nel perseguire la vita che riteniamo più adatta a noi! ^^
...Comunque, probabilmente Nadezda non sarebbe andata da nessuna parte senza il suo fidato cavallo, fedele compagno di quasi tutta la sua vita militare, che come uno dei suoi comandanti ebbe a dirle "era più intelligente di lei"! xDD

Voto: 9/10



Titolo: Memorie del cavalier-pulzella
Autore: Nadezda Durova
Editore: Sellerio
N. Pagine: 208
Prezzo: 6,20 euro (ma si trova prevalentemente usato a prezzo inferiore)
Ebook: non mi risulta esista purtroppo :(


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