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sabato 26 gennaio 2019

"C'è sempre il sole dietro le nuvole", di Sara Staffolani

Ciao a tutti! ^^

Complice una piccola influenza mi sono data alla pazza gioia librereccia, recuperando un bel po' di titoli che dovevo leggere da un po'. In pole position c'era "C'è sempre il sole dietro le nuvole" di Sara Staffolani, pubblicato da Flower-ed: una biografia che mi chiamava da tempo, con il suo titolo ottimista, la freschezza della penna di una blogger che conosco e stimo da un bel po' e soprattutto la scrittrice protagonista, che profuma letteralmente d'infanzia: si tratta infatti di Jean Webster, autrice di Papà Gambalunga!



Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Papà Gambalunga! Nessuno, vero? ^^ Io ho conosciuto questa storia per la prima volta grazie all'anime giapponese: quando ero piccola lo consideravo solo un cartone un po' buffo, con una protagonista che mi ricordava Pippi Calzelunghe! xD Poi, riguardandolo da adulta, ne sono rimasta conquistata al punto da correre a leggere il libro in inglese (perchè all'epoca la versione italiana non si trovava facilmente).
Ovviamente, me ne sono innamorata: sotto la copertura del "libro per ragazzi" Jean Webster ha imbastito una storia femminista e molto coraggiosa per i suoi tempi. La storia di una ragazza che non permette a niente e nessuno, neppure alle persone che ama di più, di frapporsi tra lei e la realizzazione di sé.

Judy Abbott, protagonista di Papà Gambalunga, in versione anime giappo!

Papà Gambalunga (la cui identità è tra i più grossi spoiler della storia della Letteratura xD) è un po' come Peter Pan: un personaggio letterario divenuto ormai di tale dominio pubblico, grazie alle tante trasposizione cinematografiche e animate, che pochi magari sanno da chi sia stato creato. In questo caso parliamo di una scrittrice giovane e a suo modo rivoluzionaria, nata in una famiglia già fuori dal comune (basti pensare che era imparentata con Mark Twain!), che Sara Staffolani ci presenta con passione palpabile,  accompagnandoci tra le varie fasi della sua vita.
Alice Jane Chandler Webster, questo il suo nome completo, nacque nel 1876 e morì nel 1916 a soli 40 anni, lasciandoci solo poche opere di cui solo una, Papà Gambalunga appunto, attualmente in commercio in lingua italiana. 
La prosa fresca e appassionata di Sara ci mostra una donna femminista, che frequentò un esclusivo collegio femminile (echi di questa esperienza si ritrovano nelle sue opere)  e riversava a piene mani le sue convinzioni nelle sue opere, a cui nella biografia è dedicata una trattazione più che approfondita! *_* Mi ha colpita in modo particolare "The wheat Princess", romanzo dalla forte impronta sociale che presenta anche una bella storia d'amore <3
Io non ho resistito e ho letto tutte le trame, ma come la stessa Sara avverte all'inizio dell'opera se volete evitare spoiler vi consiglio di saltare le parti (ben evidenziate) in cui si parla dei romanzi che avete intenzione di leggere ^^  A me comunque conoscerle ha fatto solo venire più voglia di leggere le opere complete! xD Il primo in lista è proprio il seguito di Papà Gambalunga, "Caro nemico", tradotto in italiano anni fa ma purtroppo introvabile...per fortuna esistono le biblioteche! :D

Jean Webster

Titolo: C'è sempre il sole dietro le nuvole
Autrice: Sara Staffolani
Casa editrice: Flower-ed
N. pagine: 134
Prezzo cartaceo: 14,42 euro
Prezzo ebook: 7,99 euro

sabato 20 maggio 2017

Biografie nella Brughiera #5 - "Dostoevskij mio marito", di Anna Grigòr'evna Dostoévskaja


Ciao a tutti! :D

Finalmente torna la rubrica "Biografie nella brughiera", con un'opera a dir poco esclusiva, che credo si possa considerare più interessante di un'autobiografia (quante cose si tacciono quando si parla di sé?): ovvero la biografia dell'immenso Fedor Dostoevskij scritta nientemeno che dalla moglie! ^^



"Anja, ti ho sempre amata e non ti ho mai tradita, neppure con il pensiero".

Sono queste le toccanti parole che Dostoevskij, ormai sul letto di morte, rivolse ad Anna Grigòr'evna, sua seconda moglie e vera e propria luce dei suoi ultimi anni di vita.
Il loro incontro sembra di quelli combinati da una Volontà superiore. Nell'autunno del 1866 una giovane stenografa particolarmente brillante riceve dal suo insegnante un'opportunità lavorativa: il celebre scrittore Fedor Dostoevskij ha urgentemente bisogno di una stenografa per velocizzare la stesura del suo nuovo romanzo, che dev'essere pronto in tempi molto brevi. Un po' intimorita dalla fama e dall'alone di leggenda che circondano lo scrittore, in nome dell'indipendenza economica la ragazza accetta la sfida, e il 4 ottobre si reca presso la dimora di Dostoevskij.
Non ne uscirà mai più.
Infatti, dopo aver concluso con successo (anche grazie all'aiuto di lei) la stesura del romanzo "Il giocatore", Dostoevskij si accorgerà di amare quella giovane che portava finalmente un po' di freschezza e allegria nella sua vita oberata dai debiti lasciati dal defunto fratello, e le chiederà di sposarlo.
Anna, da lui sempre chiamata Anja, racconta allora con entusiasmo e attenzione ai dettagli la storia della sua vita accanto a un uomo così straordinario: le difficoltà iniziali dovute alla differenza d'età e all'ingerenza dei parenti di lui, la pubblicazione dei libri, il vizio del gioco,  i viaggi, i lutti, le gioie, i figli...Una vita piena e intensa, quella dei coniugi Dostoevskij, che "Anja" racconta con la passione dell'innamorata e la maestria della scrittrice anche se, a differenza di un'altra illustre moglie russa, la Contessa Tolstoj (con cui aveva molto in comune, inclusa l'ingente differenza d'età che la separava dal marito) non scrisse mai altro. Peccato, perché la sua prosa è così scorrevole e piacevole che avrei letto davvero volentieri qualche altra opera scritta da lei!

Anna Grigòr'evna Dostoévskaja

Dostoevskij è uno dei miei scrittori preferiti: ho letto tutti i suoi libri (I fratelli Karamazov due volte, e non escludo la terza...è uno di quei libri che si possono rileggere ogni dieci anni e sono sempre diversi *_*) e devo dire che, complice una certa atmosfera opprimente che si respira nei suoi romanzi più maturi, mi ero fatta l'idea che fosse un tipo malinconico e chiuso...Nulla di più sbagliato! Anja ci presenta un Dostoevskij allegro, scherzoso, che amava alla follia i suoi bambini (di cui si occupava personalmente) ed era (ma questo lo intuivo già) buono al punto da diventare ingenuo. Ma anche geloso fino al parossismo: era capace di fare una scenata isterica anche solo davanti a uno sconosciuto che baciasse la mano della moglie e lei, pur cercando di riportarlo alla ragione, tutto sommato ne era piuttosto compiaciuta xD Mi ha però stupita il fatto che spingesse il marito a giocare alla roulette quando lo vedeva nervoso...o_O Ma dico,  siete poveri in canna e pieni di debiti fino al collo, la roulette avrà anche un effetto benefico sull'umore di tuo marito ma una "cura" meno pericolosa non la si può trovare?! xD Comunque a dispetto di chi crede soffrisse della "malattia del gioco" Dostoevskij smise di giocare da un giorno all'altro non appena lo decise davvero, per fortuna!

I figli Ljubov e Fedor

Però...che donna, Anja! Dostoevskij come molti geni era un uomo poco adatto alla vita pratica, e solo grazie alla perizia della moglie riuscì finalmente a estinguere i suoi annosi debiti. Sempre grazie a lei pubblicò il romanzo "I demoni" in self-publishing (sì, esisteva già allora! xD) guadagnando molto di più :D Insomma, era una donna piena di risorse e vi consiglio davvero di fare la sua conoscenza ^^
Tanto più che, dopo essere stata a lungo disponibile solo in una "mutilata" versione Bompiani (cui mancavano alcuni capitoli), la biografia è stata pubblicata da Castelvecchi in una bella edizione integrale e molto curata! *_* Per un periodo è stata irreperibile ma poi sono riuscita a ordinarne una copia e ora mi sembra sia tornata in circolazione (probabilmente è stata ristampata!).

Se, come me, amate quel genio di Dostoevskij, o semplicemente siete appassionati di biografie di scrittori, non perdetevi assolutamente questa! ^^

Titolo: Dostoevskij mio marito
Autore: Anna Grigòr'evna Dostoévskaja
Casa editrice: Castelvecchi
N. Pagine: 432
Prezzo cartaceo: 22 Euro
Prezzo Ebook: 10,99 euro

martedì 6 dicembre 2016

Biografie nella brughiera #4 - "Daphne", di Tatiana de Rosnay


Ciao a tutti! ^^

Di solito lascio passare qualche giorno prima di scrivere la recensione di un libro appena letto, perché voglio farlo un po' "decantare" in me per meglio analizzare tutti i sentimenti e le sensazioni che mi ha suscitato.
Ma appena ho finito di leggere, con le lacrime agli occhi, le ultime righe di questa splendida biografia della scrittrice Daphne du Maurier ne ero così presa che ho deciso di correre subito a parlarvene! *_*




"Il visionario può tutto, il suo sguardo è un caleidoscopio colorato che disdegna il presente [...] Impossibile imprigionare un visionario, sa varcare i muri, togliere i chiavistelli alle porte, cacciar via il peso degli anni. Il visionario ha tutti i diritti, il visionario è libero".
(Tatiana de Rosnay, "Daphne").

Come ci dice la stessa autrice Tatiana de Rosnay, "Daphne" (il cui titolo originale, ancora più evocativo, è "Manderly for Ever") "si legge come un romanzo. Ma niente è inventato, è tutto vero, è il romanzo di una vita".
Perché la scrittrice Daphne du Maurier ebbe davvero una vita da romanzo! *_* Impossibile riassumerla o farsene anche solo un'idea sommaria attraverso le scarne informazioni che ci sono su internet: bisogna leggerla, scoprirla, riviverla tra le pagine di questa splendida biografia che ci conduce per mano alla scoperta della secondogenita dell' attore Gerald du Maurier, cugina dei celebri bambini Davies che ispirarono a Barrie il suo Peter Pan.
Scoprì giovanissima di aver ereditato il sangue francese e romanzesco del nonno paterno (George du Maurier, scrittore e illustratore), e sebbene il suo nome sia rimasto legato prevalentemente al romanzo gotico che la consacrò quale idolo del grande pubblico, ovvero "Rebecca", scrisse tanti romanzi che spaziavano tra vari generi: storico, gotico, romantico, biografico...perfino una sorta di distopico futurista che sembra prevedere la Brexit! xD ("Rule Britannia", tradotto in italiano come "Un mattino"). Anche questi sono puntualmente analizzati nella biografia, che ne esplora la genesi mettendoli in relazione alla vita dell'autrice, che inseriva in tutte le sue opere un po' di sé stessa e di ciò che viveva. Se volete dare un'occhiata alle sue opere disponibili in Italiano, qui trovate l'articolo che le ho dedicato nella rubrica "Scrittrici nella brughiera"! ^^
Mi ha colpita il cattivo rapporto che la legava al regista Hitchcock, che pure ricavò due film di successo da un suo romanzo ("Rebecca", appunto) e da un suo racconto ("Gli uccelli"): Daphne non apprezzò mai molto i suoi adattamenti cinematografici, e d'altro canto lui la citava poco e senza entusiasmo quale sua fonte.
Non sapevo poi che il marito lavorasse per la regina Elisabetta II, che fu addirittura ospite nella splendida tenuta di Menabilly (che Daphne aveva affittato durante la Seconda Guerra Mondiale e funse da ispirazione per Manderly, la celebre magione di "Rebecca").
Le sue scrittrici preferite erano le sorelle Bronte (buongustaia! xD) e Katherine Mansfield, che infatti ho iniziato a leggere grazie a questa biografia e mi ha già conquistata! xD
Il suo Bronte preferito fu tuttavia lo sfortunato fratello delle scrittrici, Branwell, cui dedicò una biografia purtroppo ancora mai tradotta in italiano :(

Insomma, questo libro si divora ed è una miniera di curiosità... un must per i fan della scrittrice, ma anche per coloro che hanno semplicemente voglia di conoscere una donna davvero fuori dal comune: fantasiosa, ribelle, solitaria, egoista, ma all'occorrenza anche moglie premurosa di un  uomo che due guerre mondiali avevano reso talora mentalmente instabile, madre e nonna complice, nonché sorella prodiga: aiutò finanziariamente entrambe le sorelle in modo piuttosto munifico, dopo la morte dei genitori, al punto da temere per le proprie condizioni economiche negli ultimi anni di vita.
Leggetelo, non ve ne pentirete *_*

Voto: 10/10
Consigliato a: chi ama le biografie dettagliate ma che si leggono come un romanzo, i fan di Daphne du Maurier.
Sconsigliato a: direi solo a chi proprio odia le biografie molto lunghe (sono pur sempre 400 pagine) e ricche di fatti e avvenimenti.

Titolo: Daphne
Autrice: Tatiana de Rosnay
Editore: Neri Pozza
N. Pagine: 427

A presto! :*

lunedì 30 maggio 2016

Biografie nella brughiera #3- Uno sguardo indietro, di Edith Wharton

Ciao a tutti! ^^

Dopo "La vita di Charlotte Bronte" di Elizabeth Gaskell, ecco un'altra biografia che va ad arricchire la spero presto ben nutrita rubrica dedicata alle biografie degli scrittori (e soprattutto delle scrittrici! ^^).
Stavolta si tratta addirittura di un'autobiografia, e per giunta di un'altra scrittrice che (come se seguite assiduamente il blog avrete ormai capito bene xD) adoro alla follia...Edith Wharton! ^^
Si intitola "Uno sguardo indietro", e fu tra le sue ultime opere. Se volete rinfrescarvi la memoria su tutte le altre, qui trovate l'articolo che ho recentemente dedicato all'autrice ^^



Sono fortunatamente disponibili molte edizioni di questo libro, anche se purtroppo sarete quasi certamente costretti a ordinarlo online visto che, inspiegabilmente, Edith Wharton è piuttosto assente sugli scaffali delle nostre librerie! :( Io l'ho letta nella bella edizione di Editori Riuniti che vedete sopra.
Recensire un'opera così ricca e interessante è davvero difficile, soprattutto perché è quasi impossibile tradurre in parole le emozioni che si provano quando uno scrittore, pur parlando di sé, sembra parlare proprio di te che stai leggendo! ^^ 
La vita della Wharton, come la stessa autrice dice nella prefazione, non è stata particolarmente ricca di avventure o eventi degni di nota: "Per raccontare la mia storia ho dovuto trarre il meglio da materiale non sensazionale; e se quello che racconto interesserà i miei lettori, il merito per lo meno sarà mio" ci dice, con quel pizzico d'ironia che sempre la contraddistingueva ^^
Da bambina privilegiata di una ricca e antica famiglia americana diventò a sua volta una borghese privilegiata, che poté viaggiare a lungo (spingendosi fino al Marocco e alla Grecia, e spesso in automobile...cosa alquanto ardita, per quei tempi xD) e soggiornare in diversi luoghi sia nel Vecchio che nel Nuovo Continente (tra cui Londra, Parigi e il Mount, una deliziosa casa nella campagna americana in cui trascorreva il suo tempo dividendosi tra i libri e l'orto! *_*).
Tuttavia per l'epoca in cui è vissuta e le persone che ha conosciuto e frequentato, la sua autobiografia si rivela un documento storico di notevole importanza. Infatti è vissuta con un piede nell'800 e uno nel '900 e, come altre scrittrici che mi piacciono molto (penso a Elizabeth Von Arnim), ha affrontato la Prima Guerra Mondiale e i conseguenti, imprevedibili sconvolgimenti politici e culturali che hanno praticamente fatto da ponte tra il mondo antico e quello che conosciamo. Come lei stessa afferma, c'era meno differenza tra il suo trisavolo ugonotto vissuto nel 1500 e suo padre di quanta ve ne fosse tra suo padre e gli americani del dopoguerra! xD Senza contare che era amica intima di Henry James (cui dedica intere, toccanti pagine del libro) e ha vissuto in modo attivo la movimentata scena culturale anglo-americana di quegli anni...già solo per questo spaccato non da poco su un'epoca fondamentale e di grande fermento culturale, la sua testimonianza limpida, ironica e raffinata vale la pena di essere letta. Se poi ci aggiungiamo le sue personali riflessioni sull'immaginazione e la scrittura, l'ironia, gli aneddoti su gli scrittori e gli altri spesso stravaganti personaggi che si trovò a frequentare posso assicurarvi che ogni pagina è una delizia *_* Ho impiegato un secolo a leggerla perché mi dispiaceva finirla! xD
Il capitolo che ho preferito è "Il giardino segreto": quello in cui, dopo aver a lungo raccontato solo aneddoti "esteriori", Edith apre finalmente la porta di quel luogo misterioso e inaccessibile in cui nascevano le sue storie e i personaggi le parlavano... Sto resistendo alla tentazione di trascriverlo qui, perché sarebbe davvero troppo lungo e poi...dovete leggere tutto il libro, perché è davvero imperdibile! xD

Se proprio dovessi trovare un difetto direi che Edith quando parla di sé resta comunque abbastanza in superficie, senza mai svelare i suoi sentimenti più profondi... probabilmente perché la sua vita privata non fu, forse, particolarmente felice: il marito (un banchiere, sposato per amore o per volere della sua ricca famiglia non è dato sapere) soffriva di disturbi mentali, e il loro rapporto si allentò fino a culminare nel divorzio, nel 1913. A giudicare dalle sue opere piene di donne divorziate segnate a dito dalla società perbenista dell'epoca, la sua scelta fu forse oggetto di biasimo generale e lei dovette soffrirne, ma di tutto questo non c'è traccia nella biografia.
Credo che un tale riserbo sulla propria vita interiore fosse normale in un'epoca in cui i sentimenti erano ritenuti del tutto privati e impossibili da mettere sulla piazza... però nello stesso tempo tali sentimenti avrebbero arricchito maggiormente la narrazione e fatto comprendere di più la sua affascinante personalità...pazienza! ^^

Vi lascio con l'ultima, bellissima pagina del libro e con l'augurio che anche voi possiate dire, come Edith: "Ovunque sul mio cammino ho trovato gentilezza e appoggio; e da parte di quei pochi a me più cari, una squisita comprensione".



Voto: 10/10

A presto (spero xD) con una nuova biografia! :D


giovedì 7 aprile 2016

Biografie nella brughiera #2 Emily Brontë


Ciao a tutti! ^^

Come vi ho anticipato quando ho scritto la recensione di "La vita di Charlotte Brontë" di Elizabeth Gaskell, eccomi a parlarvi della vita di un'altra grande scrittrice, e per ora restiamo "in casa" poiché si tratta della sorella minore di Charlotte, Emily Brontë! ^^
Dal momento che lei non ebbe il privilegio di una biografia illustre scritta da un contemporaneo, ho deciso di parlarvi di tutte quelle a lei dedicate di cui sono venuta a conoscenza, iniziando dall'ultima che ho letto: "Emily Brontë, ipotesi per un ritratto a colori" di Nicoletta Gruppi.



Edita da Archinto e ancora reperibile per quanto credo non più ristampata negli ultimi anni (la mia copia risale al 2000, pur essendo nuova)  questa biografia di Emily mi ha davvero piacevolmente sorpresa *_*
Lungi dal raggiungere la mole dell'opera che la Gaskell dedicò a Charlotte, credo abbia tuttavia colto nelle sue poche ma dense pagine la vera essenza della più schiva e misteriosa tra le tre Sorelle: non lo spirito disincarnato che aleggiava sulla brughiera promosso da molti critici di inizio '900, bensì una ragazza certamente di intelligenza non comune ma non misantropa, indubbiamente riservata ma non eccessivamente introversa o sgradevole (alcune ragazze che l'ebbero come compagna in Belgio presso il pensionato Héger la definirono più simpatica della sorella Charlotte) che, lungi dall'osservare il mondo solo da lontano o attraverso le lenti della fantasia, ebbe molto a che fare anche con la gente di Haworth poiché, come ci si aspettava da tutte le figlie di un pastore, almeno per certi periodi dovette occuparsi anche della scuola parrocchiale e delle visite alla Canonica.
Inoltre era lei a gestire la casa e gli "affari di famiglia": finché fu in vita impedì alla sorella Charlotte, che agli occhi di tanti può sembrare l'elemento dominante del trio (e sotto molti aspetti lo era), di vendere le azioni ferroviarie in cui erano investiti i soldi lasciati loro in eredità dalla zia Branwell.

Insomma, questa biografia piacevole e interessante sfata molti falsi miti creati intorno a questa comunque piuttosto misteriosa scrittrice, e nello stesso tempo analizza in modo molto interessante e conciso il suo unico romanzo, Cime tempestose. Mi ha fatto venir voglia di rileggerlo!
Consigliatissimo!

Altre biografie

Certamente la produzione di biografie su Emily in lingua inglese sarà più che sterminata, ma io mi limiterò a quelle reperibili in italiano di cui sono venuta a conoscenza ^^

1) "La voce della brughiera" di Paola Tonussi! ^^



Gigantografia della brughiera in copertina, titolo evocativo, mole da testo scolastico (bel 700 pagine!)...come rinunciare a questa mega biografia pubblicata dalle Edizioni scientifiche italiane? Impossibile, per una fanatica delle Brontë come me! xD
Non l'ho ancora letto ma promette bene... aggiornerò questo post quando lo avrò finito in modo da dirvi se valga la pena spenderci 30 euro (io per comprarlo ho dato fondo a un buono Amazon! xD)


2) "Emily Bronte, la vita" di Muriel Spark


Questa breve biografia pubblicata da Le lettere e scritta, come nel caso di quella della Gaskell, da un'altra scrittrice (anche se non coeva) l'ho letta in ebook ormai diversi anni fa, e ammetto di non ricordarla molto... però le ho dato 5 stelle su anobii dedicandole una recensione entusiasta, quindi fidandomi del giudizio della me stessa di qualche anno fa direi che è ottima anche questa ^^
Il fatto che sia scritta da una scrittrice ha sicuramente un certo peso sullo stile, che ricordo molto piacevole.


3) "Emily Brontë, al di qua della leggenda", di Beatrice Solinas Donghi




Questa non l'ho ancora letta ma prevedo che passerà presto dalla mia wishlist alla mia liberia xD Edita da Campanotto, pare dia della scrittrice un'immagine "demitizzata", attingendo per ricostruirne la figura esclusivamente a diari e lettere: dunque quei documenti "di prima mano" che fanno scendere gli scrittori dagli immaginari piedistalli in cui vengono spesso collocati, per riportarli nel mondo di noi comuni mortali xD Sembra davvero interessante, ovviamente quando la leggerò aggiornerò il post con la recensione ^^


Parlano di lei:


Anche se non sono biografie, eccovi alcuni interessanti testi in cui potete trovare altre informazioni e pareri su Emily Brontë:

1) "Lo spazio narrante. Jane Austen, Emily Brontë, Silvia Plath", di Ginevra Bompiani

In un numero di pagine piuttosto esiguo (soprattutto la parte su Emily avrei voluto durasse molto di più! *_*) l'autrice riesce a condensare tre studi esaurienti e interessanti su tre scrittrici che più diverse non potrebbero essere! Di Silvia Plath in verità so ancora poco, ma trovo che abbia colto davvero nel segno con la Austen e soprattutto con Emily Brontë, riuscendo a trasmettermi la sua essenza con parole che sono pura poesia.
Consiglio di leggerlo con calma e tranquillità per assaporarne al meglio ogni sfumatura.




2) "Il pensiero religioso di una poetessa inglese del secolo XIX- Emilia Giovanna Bronte", di Giorgina Sonnino



Trovate la mia recensione di questo bellissimo saggio tutto italiano riscoperto da Flower-ed qui. Non mi ripeterò ancora, posso solo dirvi che per quanto breve mi ha fatto venire i brividi e lo stra-consiglio!
E anche se non è incentrata solo su Emily ovviamente non potete perdervi, se già non la conoscete, la bella biografia "Tre anime luminose tra le nebbie nordiche. Le sorelle Brontë" scritta sempre dalla Sonnino! Qui trovate la mia recensione ^^

3) Nomi, di Nadia Fusini


Anche questo libro può vantare, tra i tanti saggi su interessantissime scrittrici, anche quello su Emily Brontë. Non l'ho ancora letto ma di Nadia Fusini ho letto qualcosa riguardante Virginia Woolf e devo dire che mi garba parecchio, quindi so già che lo apprezzerò.







4) Il lettore comune, di Virginia Woolf


Anche la grande Virginia ha parlato di Emily in un suo saggio contenuto in questo volume, che se non sbaglio attualmente si trova solo usato e che di sicuro prima o poi mi procurerò perché come scrive i saggi sugli scrittori Virginia non li scrive nessuno *_*








A presto! ^^

martedì 22 marzo 2016

Biografie nella brughiera #1 - La vita di Charlotte Brontë, di Elizabeth Gaskell


Ciao a tutti! ^^

Siccome in questo periodo mi è venuta una voglia matta di leggere biografie, credo proprio che inaugurerò una nuova sezione del blog appositamente per loro! :D
E ovviamente non c'è biografia migliore da cui iniziare di quella della mia amata Charlotte Brontë, scritta da Elizabeth Gaskell *_*




Come potete vedere è stata pubblicata in due edizioni: quella di La Tartaruga (copertina arancione) abbastanza introvabile perché non più ristampata, e quella di Castelvecchi (copertina rossa), pubblicata appena qualche mese fa dopo una lunga attesa di quasi due anni xD Che riusciate a reperire la prima o optiate per la seconda non cambia nulla, poiché entrambe hanno la stessa traduzione e le stesse note.
Se volete approfondire la vostra conoscenza della bibliografia di questa bravissima scrittrice potete dare un'occhiata al post che le ho dedicato tempo fa ^^

Questa biografia è doppiamente imperdibile perché ha il raro dono di riunire in sé ben due eccellenti scrittrici: Charlotte Brontë, la cui vita risulta interessante e intensa anche se fu molto più solitaria e povera di avvenimenti di qualsiasi vita media, e Elizabeth Gaskell, altra grande scrittrice vittoriana finalmente riscoperta anche in Italia negli ultimi anni, che conobbe Charlotte nei suoi ultimi anni di vita, fu sua amica e la ricevette spesso anche in visita nella sua casa di Manchester.
C'è pane per i denti di chi, come me, ama le mitiche Sorelle scrittrici perché la loro vita è narrata con grande passione e attenzione ai particolari: la Gaskell ci conduce per mano nel piccolo villaggio di Haworth, dove "l'orizzonte è segnato da una linea continua di alte colline simili a gigantesche onde pietrificate i cui avvallamenti rivelano altre alture di uguale forma e colore coperte da lande squallide e selvatiche", e dove gli abitanti "hanno il massimo rispetto per qualità pratiche, ma diffidano di qualsiasi comportamento che sia nuovo per loro ed estendono la prudenza perfino alla valutazione delle virtù".
Ci parla poi del Reverendo Patrick Bronte, rigido ma sempre orgoglioso dei suoi figli, e della sua dolce e purtroppo prematuramente scomparsa moglie; delle primogenite Maria ed Elizabeth, che morirono di tisi in ancor tenera età a seguito della permanenza in una scuola insalubre (episodio vividamente rievocato da Charlotte nel suo Jane Eyre) per poi soffermarsi infine sui veri protagonisti della biografia: Charlotte, Branwell, Emily e Anne.
Con il passare degli anni la narrazione tende ovviamente a concentrarsi sempre più su Charlotte, e anche la narratrice quasi si eclissa, scegliendo di far parlare solo l'amica scomparsa attraverso le splendide lettere che indirizzava non solo alla stessa Gaskell ma anche ad altre amiche (soprattutto la storica amica Ellen Nussey) e agli editori.
Dalla narrazione semplice e appassionata emerge una figura forte, indipendente, sempre premurosa nei confronti del padre e dei fratelli, indomabile e dallo spirito fermo, ardente anche nelle numerose avversità che la colpirono e dalle quali spesso la trasse in salvo la sua vivida fantasia.

Un documento storico notevole da leggere assolutamente, ma tenendo presente che fu scritto quando Charlotte era morta da pochi anni e molti di coloro che l'avevano conosciuta (tra cui anche padre e marito) erano ancora in vita...inevitabile quindi che, rispetto alle biografie di epoca successiva, manchi di molti particolari importanti che per delicatezza verso i suoi parenti e amici si vollero allora occultare: primo tra tutti l'amore profondo e inevitabilmente infelice di Charlotte per il purtroppo già sposato professore belga Constantine Héger. Alcune struggenti lettere che gli scrisse non sono pertanto presenti in questa per il resto ben nutrita raccolta.
Anche l'ultimo anno di vita di Charlotte, quello in cui si sposò e visse la sua breve vita matrimoniale, è narrato in sole poche pagine: probabilmente la Gaskell non voleva intromettersi troppo nella vita privata dell'ancora vivo marito di Charlotte, il recerendo Nicholls.

Piccola curiosità: nella biografia la Gaskell lanciò una vera e propria invettiva contro la donna che aveva "sedotto e abbandonato" il fratello di Charlotte, Branwell, portandolo indirettamente alla morte. Ebbene, pare che la donna (molto nota nelle cerchie che "contavano") si fosse così offesa da intentare una sorta di causa contro la scrittrice, che fu perciò costretta a modificare alcune parti dell'opera nelle edizioni successive xD

Spero davvero che vi concederete il piacere di conoscere meglio (oppure approfondire ulteriormente la conoscenza) di questa grande ma profondamente umile scrittrice, che disse di sé all'amica Ellen: "è inutile dire che cosa io sia. Quelli che si interessano a me lo sentono e lo scoprono. Per gli altri desidero essere un personaggio oscuro, privato, un semplice lavoratore".


Voto: 9/10

A prestissimo con una nuova biografia nella brughiera...che, già vi anticipo, non ci porterà lontano dalle distese di erica che tanto amo ^^